Greco (Confintesa Palermo): Dopo la beffa in finanziaria regionale seguiamo con attenzione nuove proposte sulle stabilizzazioni del personale ASU.

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La vergogna del mancato inserimento di una norma specifica nella nuova finanziaria regionale per i lavoratori ASU ci ha amareggiato parecchio. Eppure, ricordiamolo, si trattava di un’operazione a costo zero che non avrebbe comportato nessun incremento per le casse regionali. Vediamo, d’altronde, che c’è la volontà da più parti a rimediare dando seguito alla LR 8/2017, anche se più volte abbiamo denunciato l’inconsistenza di quest’ultima, che prevede già una prima indicazione della strada da seguire, precisando che anche la normativa nazionale riconosce il diritto alla stabilizzazione” questa la dichiarazione del Coordinatore Provinciale Confintesa per i Precari, Rosario Greco, che analizza il mancato inserimento in finanziaria regionale di qualsiasi riferimento ai precari ASU e si appella al Parlamento Siciliano per trovare soluzioni celeri per la stabilizzazione di questa platea di lavoratori: “Abbiamo voluto credere alle parole dell’Assessore al Lavoro quando il 16 febbraio di quest’anno, in un incontro con una vasta platea di lavoratori, aveva dichiarato che tutto l’universo dei precari era un problema da far rientrare con coraggio e coscienza, per ridare dignità a migliaia di padri e madri di famiglia. Adesso ci auguriamo che tutto il parlamento siciliano si faccia carico di questo serio problema affrontandolo con lo stesso interesse e la stessa determinazione con cui sono state trattate le sorti di altri bacini di precari per i quali è stata trovata giusta soluzione”.

Antonio Russo, Segretario Generale di Confintesa Sicilia, e Domenico Amato, Segretario di Confintesa Palermo, fanno eco a quanto dichiarato da Greco: “Confintesa è speranzosa che l’interesse attorno a queste figure precarie (ASU, contrattisti ASP), di vitale importanza per le amministrazioni dell’isola, dia risultati concreti e che queste siano valorizzate presto, dando seguito ad una stabilizzazione che fa rima con dignità” concludono Antonio Russo e Domenico Amato.

Comunicato stampa

Palermo, 30/04/2018


 

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