Comunicato Stampa Confintesa Telecomunicazioni Palermo del 04.08.2016

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Confintesa Telecomunicazioni Palermo per l’autonomia sindacale

Comunicato

Palermo 4 agosto 2016

Lunedì I agosto si è tenuto l’ennesimo inutile incontro al MISE. L’azienda ha comunicato l’andamento delle commesse, le prospettive ed i risultati economici. Si è trattato di un bollettino di guerra poi sintetizzato nel comunicato fatto pervenire ai Lavoratori. Si omette quanto in esso contenuto poiché già ben noto, ma alla luce dello stesso non si può omettere che gran parte delle problematiche hanno origine Governativa. Le colpe del Governo sono gravi ed evidenti poiché le sue omissioni o mancate applicazioni delle norme vigenti hanno creato i presupposti della crisi aziendale e del settore. Questo Governo ha prodotto soltanto CHIACCHERE e PROMESSE, mai nulla di concreto. Ha sbandierato ai quattro venti l’accordo Almaviva quale risolutivo ed invece NOi tutti siamo consci che non ha risolto NULLA ed in assenza di determine governative, ha soltanto prolungato l’agonia. Per la parte aziendale, l’unica nota positiva è la predisposizione di un progetto formativo da presentare alle istituzioni regionali, purtroppo, al riguardo, si nutrono seri dubbi che la Regione Sicilia, ad agosto con la calura tipica di questa bellissima terra, ma dannata per i politici che la governano, in tempi brevi si attivi e produca risultati significativi.
A modi esempio circa la velocità di questa regione si evidenzia che da più di un mese attendiamo una convocazione per discutere possibilità e modalità di applicazione della legge 4/2006 (ex Isu) !!!! L’azienda chiede collaborazione ai Lavoratori, rinunce volontarie alla CDS, straordinario/lavoro supplementare e maggiore produttività, richieste sensate e condivisibili, poiché in assenza di tali comportamenti, sarebbe alquanto difficile risalire la china, ma il tutto avrebbe un senso qualora si fosse instaurato un rapporto chiaro, di condivisione e di reciproco soccorso. Tutto questo, però è assolutamente estraneo alla politica aziendale sinora portata avanti: spostamenti di sede coatti ed onerosi per i Lavoratori che assistono a continue azioni unilaterali, volte a ridurre loro, sempre più, quei pochi diritti rimasti. Sono questi i presupposti per una fattiva collaborazione? È possibile chiedere lavoro supplementare quando poi ci saranno pause obbligatorie non retribuite? È possibile chiedere maggiore produttività e disponibilità ad un Lavoratore frastornato, che continuamente si sente dire “stiamo chiudendo”? Ad un lavoratore che, a causa di ferie imposte e CDS è ormai disabituato al lavoro? È chiaro che molti problemi derivino dai politici CHIACCHERONI ed INCONCLUDENTI, ma ricordiamo che voler costruire un futuro in cui si includono i Lavoratori significa imparare a considerarli Persone e non solo numeri, utili solamente a trovare sempre e comunque la quadra nelle dinamiche aziendali. Un Lavoratore considerato solo “numero”, e non gratificato, non si sentirà mai parte di un progetto che lo accomuna all’azienda, verranno quindi sempre meno le sue motivazioni.
Riteniamo che restituire dignità ai Lavoratori possa essere una strategia di rilancio aziendale. Pensiamo che i tempi siano maturi per inhare ad usarlo come arma vincente !

Confintesa TLC Palermo


 

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