PALERMO – “Perché per i dirigenti si era studiata una promozione per legge e per i non dirigenti non si parla di riclassificazione?”

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Sala d’Ercole torna a riunirsi per approvare il “ddl assunzioni”, il collegato del Collegato che l’Assemblea regionale siciliana ha iniziato a discutere giovedì scorso. Fuori dall’aula però il dibattito sulla proposta di legge continua a montare e la domanda che viene fatta da Rosanna Rizzo, delegata del sindacato Confintesa – Coordinamento regionale di A e B, movimento al momento spontaneo dei regionali di fascia A e B che avrebbe ricevuto circa 600 adesioni informali.

La polemica riguarda insomma la situazione degli oltre cinquemila regionali di categoria A e B che chiedono di passare alle fasce del comparto non dirigenziale più alte. “La proposta in esame che prevede il passaggio da una fascia inferiore a quella superiore per il solo 20 per cento dei dipendenti di quella fascia – spiega Rizzo – per noi è deleteria: sarebbe una guerra fra poveri dato che accadrebbe che un dipendente della categoria B pur essendo laureato potrebbe aspirare al massimo alla categoria C e avendo come competitor non solo i 465 laureati ma anche i 3.177 diplomati.

Sono meno che briciole: sarebbe un piccolo avanzamento per pochissimi di noi mentre la maggior parte rimarrebbe indietro. Vanno bene le assunzioni e le stabilizzazioni – conclude Rosanna Rizzo – ma noi chiediamo di essere finalmente valorizzati. La nostra battaglia è per un’amministrazione che premi le competenze”. Nella scorsa seduta il governo ha deciso di rinunciare alla norma che con una graduatoria avrebbe consentito il passaggio dei dirigenti dalla terza alla seconda fascia. Il comma è stato stralciato. Ma i dipendenti di A e B sono rimasti critici per il fatto di non avere tenuto in conto anche le esigenze degli impiegati del comparto non dirigenziale.

Così si fanno figli e figliastri. Se una soluzione legislativa, che si basi sui titoli e sull’anzianità, non può essere perseguita, chiederemmo che fosse prevista una riqualificazione a step mediante dei corsi concorsi o dei concorsi tout court ma interni”.

Fonte: www.livesicilia.it – articolo di Andrea Cannizzaro.


 

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