Confintesa Coordinamento LSU Palermo: IL GOVERNO CROCETTA ANCORA CONTRO GLI ASU!

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Uno scellerato governo regionale continua a dire NO agli ASU !

In Commissione Bilancio durante la discussione della legge finanziaria da approvare entro il 30 aprile, il governo, disattendendo gli accordi, ha ritirato l’emendamento ASU approvato a Febbraio scorso in V^ Commissione Parlamentare che aveva fatto proprio previe alcune modifiche.
É riprovevole che in una finanziaria dove certamente saranno previsti “premi e giocattoli” per tanti, non si riesca per INDIFFERENZA POLITICA a prevedere un provvedimento che SENZA ALCUN COSTO AGGIUNTIVO possa tracciare un percorso verso una stabilizzazione di un bacino che continua ed essere sistematicamente sfruttato da 20 anni. 
Non è assolutamente TOLLERABILE  la condotta discriminatoria del governo regionale che continua pesi e misure diverse per lavoratori TUTTI appartenenti alla stessa categoria . 
Un governo che ha “sfidato” anche la normativa nazionale, che ha avviato un’interlocuzione con il governo nazionale e che ha adottato i necessari interventi normativi per garantire GIUSTISSIME e LEGITTIME garanzie occupazionali per i colleghi contrattisti. 
 Un governo regionale che, tenuto conto dei rilevi mossi dalla Corte dei Conti, ha approvato con una delibera del 15 Febbraio scorso un programma di svuotamento del bacino LSU per i 251 colleghi con oneri a carico del Fondo Nazionale prevedendo tra le altre cose misure incentivanti per un percorso di stabilizzazione. Appare chiaro l’intento di Crocetta & Co. di RELEGARE a sussidiati a vita senza speranza alcuna quasi 5.300 lavoratori per i quali le leggi nazionali e regionali in materia prevedono il DIRITTO ad una stabilizzazione. 
 NON SIAMO CERTAMENTE DISPOSTI A TOLLERARE LE ANGHERIE I SOPRUSI E L’INDIFFERENZA DI UNA POLITICA SOLO INTENTA A STABILIRE ACCORDI ED INCIUCI PUR DI GARANTIRE “LA POLTRONA” e TOTALMENTE DISINTERESSATA alle sorti di chi è costretto a SOPRAVVIVERE con un sussidio di 580 tra l’altro mai corrisposto regolarmente. 
Invitiamo TUTTI i lavoratori a mobilitarsi sin da adesso!
Ufficio Stampa

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