AIOP – Mobilità interregionale – Lettera del Presidente Pelissero al Ministro Lorenzin

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Lettera del Presidente Pelissero al Ministro Lorenzin


giovedì 16 giugno 2016

Signora Ministro,

la nostra Associazione ha accolto con soddisfazione la normativa da Lei introdotta con la L. 208/2015, che si ripropone di fornire una migliore risposta ai cittadini che richiedono cure ospedaliere in regioni diverse da quelle di residenza, superando almeno in parte le interpretazioni più restrittive presenti in non poche realtà regionali.

Purtroppo stiamo osservando che, ancora una volta, in fase di attuazione tendono a radicarsi orientamenti rivolti a contrastare, in diverse modalità, il fondamentale diritto dei cittadini italiani a scegliere liberamente il luogo di cura su tutto il territorio nazionale e in tutte le strutture ospedaliere accreditate pubbliche e private.

Infatti, le interpretazioni più preoccupanti che sembrano proporsi anche in Conferenza Stato-Regioni sono più di una. In primo luogo, interpretando in modo estremamente restrittivo, e a nostro giudizio errato, il combinato disposto delle norme in materia, c’è chi ritiene che il volume complessivo delle prestazioni erogabili dagli operatori di diritto privato debba tornare ai valori consuntivi 2011 meno il 2% (vedi ad esempio la circolare del Direttore Amministrativo dell’AUSL di Modena – all. 1).

Si sostiene anche la tesi secondo cui ogni incremento di prestazioni erogate ai cittadini di altre regioni deve essere compensato dalla riduzione di equivalenti volumi di prestazioni erogate dagli operatori di diritto privato nei confronti dei cittadini della propria regione. Emblematica poi l’iniziativa della Regione Valle d’Aosta che con propria delibera ha già posto ostacoli burocratici insormontabili all’utilizzo per molte prestazioni degli erogatori di altre regioni.

Tutto questo, se si dovesse attuare, oltre al danno gravissimo alle molte aziende  ospedaliere di diritto privato che hanno investito in questi anni per rispondere ad una crescente domanda di prestazioni, genererebbe in brevissimo tempo un catastrofico crollo delle capacità del SSN di erogare prestazioni, con il blocco di fatto di ogni forma di mobilità interregionale già nella seconda metà del 2016.

Va osservato che anche l’opinione che prevederebbe il finanziamento delle prestazioni erogate a cittadini di altre regioni tramite risparmi sulla spesa sanitaria complessiva della regione che li eroga sia in realtà impraticabile, ove non sia comunque prevista una compensazione interregionale. Non si capisce infatti perché una Regione dovrebbe destinare alle cure di cittadini di un’altra regione i propri risparmi, mentre il finanziamento della quota capitaria sarebbe comunque interamente attribuito alla regione di provenienza. 

La prospettiva di un ingorgo burocratico di questa dimensione è da tutti noi giudicata veramente allarmante, e il comunicato stampa della nostra sezione Emilia Romagna lo esemplifica adeguatamente (all. 2). Ci appelliamo pertanto a Lei per un intervento chiarificatore con le Regioni, che ripristini e rafforzi l’orientamento di giusta apertura della frontiera sanitaria regionale che è alla base della normativa da Lei recentemente introdotta.

Con l’occasione Le porgo tanti cordiali saluti.

Il Presidente Nazionale

Prof. Gabriele Pelissero


Sorgente: Mobilità interregionale – Aiop

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