Greco (Confintesa Palermo): Impugnata la norma a favore degli ASU Beni Culturali, il governo intervenga immediatamente.

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Il Consiglio dei Ministri con Delibera del 18/04/2019 il ha impugnato l’art. 11 della L. R. 22/02/2019 n° 1 che prevede l’utilizzazione diretta presso l’Assessorato Beni Culturali del personale ASU in atto in servizio presso i vari siti culturali. Si tratta di personale ASU che dal 2014 è in utilizzo presso musei e Parchi archeologici grazie a protocolli d’intesa promossi dal Dipartimento regionale Lavoro e sottoscritti tra i legali rappresentanti degli enti utilizzatori e i centri per l’Impiego territorialmente competenti. La formula del protocollo d’intesa relativamente all’utilizzazione di lavoratori ASU è in palese contrasto con la normativa nazionale e regionale in materia, tanto è vero che con una nota del 30 Maggio 2018 il Dirigente Generale del Dipartimento Regionale Lavoro ha disposto ai Centri per l’Impiego di procedere alla revoca dei protocolli d’intesa perché contrastanti con la normativa vigente” dichiara così il Coordinatore Provinciale di Confintesa per i Precari, Rosario Greco, che prosegue: “Con l’art. 11 della Legge Regionale n°1 del 22 Febbraio 2019 il legislatore è intervenuto per sanare o meglio legittimare dette utilizzazioni e garantire, nell’assoluto rispetto della legge, i servizi prestati presso Beni Culturali dal personale ASU già utilizzato. L’impugnativa del Consiglio dei Ministri della norma regionale appare fuori luogo e priva di fondamento giuridico nella misura in cui invoca il ricorso al concorso pubblico anche per una semplice mobilità di personale ASU presso un ente pubblico. Infatti l’istituto della mobilità di personale ASU presso enti pubblici è già disciplinato e previsto dal vigente D.Lgs. 81/2000 e non prevede nella maniera più assoluta il ricorso al pubblico concorso tenuto conto che non si tratta di assunzione ma di utilizzazione che non modifica lo status giuridico del lavoratore”.

Anche il Segretario di Confintesa Palermo, Domenico Amato, si esprime sull’impugnativa: “È opportuno che il Governo Regionale intervenga immediatamente a difesa della norma, non solo a tutela degli oltre 300 lavoratori ASU utilizzati da Beni Culturali ed al fine di garantire la continuità dei servizi prestati,ma a garanzia di tutta la platea ASU. L’impugnativa del Consiglio dei Ministri infatti creerebbe un precedente che impedirebbe qualsiasi forma di assegnazione di personale ASU presso enti pubblici, società partecipate e pubbliche economiche compromettendo paradossalmente qualsiasi possibilità di stabilizzazione dell’intero bacino.

Abbiamo già inoltrato una richiesta d’incontro urgente all’assessore al lavoro Dott. Antonio Scavone ed attendiamo immediato riscontro considerata la gravità della problematica ed auspichiamo che tutte le forze politiche presenti all’Ars si attivino tempestivamente affinché si faccia chiarezza sulla vicenda” conclude Amato.

Comunicato stampa

Palermo, 24/04/2019


 

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